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Federparchi

Iucn: investire sui parchi e sulla ricerca

In occasione del lancio berlinese dell’Anno internazionale della biodiversità, l’Unione internazionale per la conservazione della natura ribadisce che dalla diversità naturale dipende il futuro dell’umanità. Indispensabile cercare l’intesa col

12 Gennaio 2010

L'Anno Internazionale della Biodiversità è stato lanciato ufficialmente nel corso di una cerimonia a Berlino, in occasione della quale la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ricordato all'umanità che dovrà affrontare «costi enormi» se non si interviene per arrestare il cambiamento climatico e, appunto, mettere al sicuro lao biodiversità. Il mondo si trova ad affrontare una crisi di estinzioni di massa che minaccia non solo l'ambiente naturale, ma l'umanità stessa. Tutta la vita sulla Terra dipende infatti dalla sopravvivenza delle specie viventi, degli ecosistemi e dalle risorse naturali. «Se ben gestite, le risorse naturali sono fondamentali per lo sviluppo sostenibile, per il sostentamento di comunità pacificate, per una crescita economica equilibrata e per la riduzione della povertà -  ha dichiarato Julia Marton-Lefèvre, direttore generale della Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura)  - La tutela della biodiversità protegge risorse vitali per l'economia globale». Proprio Julia Marton-Lefèvre sarà una dei relatori in occasione del lancio dell'Anno Internazionale della Biodiversità da parte dell'Unesco, in programma a Parigi presso la sede dell'agenzia della Nazioni Unite il prossimo 21 gennaio.

Dall'ultimo aggiornamento della Lista Rossa Iucn delle specie minacciate, è emerso che il 22% di tutti i mammiferi conosciuti è in pericolo, così come il 35% degli invertebrati, il 12% degli uccelli, il 28% dei rettili, e il 70% per cento delle piante finora valutate. Una situazione molto preoccupante che, secondo alcune stime,  indica un tasso globale di estinzione delle specie (causato dalle attività antropiche) circa 1000 volte superiore al tasso naturale di perdita. «Siamo di fronte ad una crisi globale di estinzioni, e dobbiamo ricordare che si tratta di un fenomeno irreversibile, una volta che una specie si estingue la perdiamo  per sempre - dichiara Jane Smart, direttrice del gruppo di Conservazione della biodiversità della Iucn –La perdita di questa meravigliosa e complessa diversità naturale da cui dipende tutta la vita sul Pianeta rappresenta una grave minaccia per l'umanità, ora e in futuro». Alla luce della situazione tutt'altro che rassicurante, la Iucn chiede ambiziosi ma realistici obiettivi di conservazione della biodiversità, che possano essere chiaramente realizzati e monitorati. È necessario investire nella ricerca, nelle aree naturali protette terrestri e marine, e puntare a una maggiore collaborazione con le imprese, per riuscire a coniugare conservazione e sviluppo. È inoltre indispensabile, secondo la Iucn,  una maggiore sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema cruciale della perdita di biodiversità.

Ulteriori informazioni:

http://www.iucn.org/about/work/programmes/global_policy/gpu_our_work/

http://www.iucn.org/iyb/