Coenagrion mercuriale
Tassonomia
Nome scientifico | Coenagrion mercuriale |
Descrittore | (Charpentier, 1840) |
Nome comune | Azzurrina di Mercurio |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Quasi Minacciata (NT)
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Anno di pubblicazione | 2014
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Autori | Roberto Fabbri, Alex Festi, Sonke Hardersen, Federico Landi, Elisa Riservato
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Revisori | Carlo Utzeri
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Compilatori | Elisa Riservato, Roberto Fabbri, Alex Festi, Cristina Grieco, Sönke Hardersen, Federico Landi, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili, Carlo Utzeri
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Razionale | La specie, nonostante sia relativamente diffusa nell'Italia centro-meridionale, in questi ultimi anni è andata incontro a un trend negativo e sembra che questo processo possa accentuarsi nei prossimi anni. Il declino appare più marcato a nord (Emilia Romagna) ed in alcune regioni dell'Italia centrale, dove la diminuzione della qualità dell'habitat di questa specie appare più marcata. Per queste ragioni la specie è valutata Quasi Minacciata (NT).
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Areale Geografico
Distribuzione | Specie a distribuzione W-mediterranea ampiamente diffusa in Francia e Spagna ed estesa, con discontinuità di areale, all'Europa centro occidentale. In Italia è segnalata in Piemonte (2 località), Liguria, Emilia-Romagna e di tutte le regioni centro-meridionali, con esclusione di Abruzzo, Molise e Sardegna, dal livello del mare fino a 850 m di altitudine. L'appartenenza delle popolazioni italiane alla subsp. castellanii è in corso di revisione (studi a riguardo sono in corso).
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Popolazione
Popolazione | Le popolazioni italiane, soprattutto in Piemonte ed Emilia Romagna, sono molto localizzate. Ci sono evidenze di declino in Emilia-Romagna (Fabbri 2012), Toscana e Lazio (pers. comm.). In due regioni la specie è segnalata solo in una o due stazioni ma è verosimile che in altre regioni sia scomparsa da varie località (pers. comm.).
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Tendenza della popolazione | In declino |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Vola da metà aprile a settembre. Si incontra quasi esclusivamente presso acque correnti di piccole dimensioni, come fontanili, piccoli torrenti, ruscelli, canali e rigagnoli prativi soleggiati, ricchi di vegetazione acquatica, costantemente riforniti da acque di sorgenti. Tende ad essere più numerosa in terreni calcarei e nelle acque leggermente alcaline. Le larve stazionano nei pressi delle radici delle piante acquatiche, solitamente dove si accumula uno strato di fango. Gli adulti si allontanano poco dal sito riproduttivo.
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Ambiente | Terrestre, Acqua dolce
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Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 850 m Min: 1 m
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Minacce
Principali minacce | La specie è minacciata dalla degradazione degli habitat, dovuto principalmente al calpestio del bestiame brado, nelle aree prative, e alle pratiche di agricoltura intensiva, cui consegue l'inquinamento delle acque per il percolamento di pesticidi e fertilizzanti agricoli. Inoltre, la presenza di specie animali esotiche come Procambarus clarkii, la presenza di animali invasivi in soprannumero come il cinghiale, la limitata capacità di dispersione della specie e il prosciugamento di sorgenti e rii per le captazioni eccessive a scopi irrigui rappresentano ulteriori minacce, anche se variabili regionalmente.
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | La specie è inserita nell'Allegato II della Direttiva Habitat, ma non vi sono attualmente misure di conservazione in atto. Si ritiene siano necessari, a parte la conservazione degli habitat, piani di gestione appropriati dei siti più importanti di presenza della specie con individuazione delle problematiche locali che definiscono misure di conservazione precise.
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Bibliografia
Fabbri, R. (2012), Due nuove segnalazioni e una conferma per le specie di Odonati della regione Emilia-Romagna (Insecta Odonata). Quaderno di Studi e Notizie di Storia Naturale della Romagna, Cesena, Cesena n.47-50
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