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Gasterosteus gymnurus


Non ApplicabileCarente di DatiLCQuasi MinacciataVulnerabileIn PericoloIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAOSTEICHTHYESGASTEROSTEIFORMESGASTEROSTEIDAE

Nome scientificoGasterosteus gymnurus
DescrittoreCuvier, 1829
Nome comuneSPINARELLO SEMIARMATO

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
Minor Preoccupazione (LC)
Anno di pubblicazione 2013
AutoriPier Giorgio Bianco, Vincenzo Caputo, Venera Ferrito, Massimo Lorenzoni, Francesco Nonnis Marzano, Fabrizio Stefani, Andrea Sabatini, Lorenzo Tancioni
RevisoriUZI
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionaleValutata specie a Minor Preoccupazione (LC) per la sua ampia distribuzione, per la popolazione presumibilmente ampia e ben strutturata, ma soprattutto per l'immigrazione di esemplari dalle lagune che contribuiscono a rendere stabili le popolazioni.

Areale Geografico

DistribuzioneLa specie è autoctona in Italia; l'area di diffusione comprende le coste e le acque salmastre e dolci del bacino del Mare Mediterraneo. Nelle zone di sovapposizione sono presenti esemplari ibridi. E' segnalata (mai abbondante) in Liguria, Sardegna, Lombardia, Veneto, Lazio (Tevere, Velino, Aniene, Sacco, Liri, Garigliano, Fondi-Itri, Sisto), Toscana, Emilia, Campania e Basilicata. Più nello specifico la specie è presente nella forma fluviale nell'alto Tevere (la forma costiera è scomparsa), nel fiume Crati in associazione con trote, nelle risorgive del Veneto, Lombardia e in zone salmastre dell'Emilia-Romagna. Lo spinarello è stato più volte segnalato nel passato in vari ambienti della regione Marche, mentre Bianco (1993 e 1995) lo indica come in progressiva rarefazione in tutto l?areale marchigiano e probabilmente estinto nell?Esino; la specie non è stata rilevata dalla Carta Ittica delle Marche (Lorenzoni & Esposito 2012). In Umbria lo spinarello è presente, ma molto localizzato (fiumi Clitunno, Nera e basso corso del Tevere, invasi di San Liberato e Gallese) (Lorenzoni et al. 2010).

Popolazione

PopolazioneLa specie è molto frammentata spesso associata a risorgive. Sono presenti popolazioni ben strutturate e abbondanti nel Fiume Sele; mentre nel Fiume Volturno (tratto medio) le popolazioni sono discrete. Viene segnalata l'immigrazione di esemplari dalle lagune.
Tendenza della popolazioneStabile

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaSpecie eurialina, con popolazioni viventi permanentemente in acqua dolce o salmastra ed altre anadrome. L'habitat tipico dello spinarello è costituito da acque ferme o a corrente lenta, di scarsa profondità, fresche e limpide, con fondali sabbiosi e ricchi di vegetazione. Abita di preferenza il corso medio dei principali fiumi e laghi con buona trasparenza dell'acqua, ma è frequente anche alle foci dei fiumi, dove vive ai margini delle sacche salmastre e nei canali. Frequente nei sottoriva, specialmente nei pressi di canneti. In Italia settentrionale è comune nelle acque di risorgiva. Specie gregaria, forma branchi composti da alcune decine di individui.
AmbienteAcqua dolce

Minacce

Principali minacceNon sono presenti particolari minacce.

Misure di conservazione

Misure di conservazioneNessuna informazione

Bibliografia

Bianco, P.G. (1979), Sulla presenza di Gasterosteus aculeatus nella Penisola Salentina Natura n.7: pp. 76-80

Bianco, P.G. (1980), Areale italico, rinvenimento in Calabria e origini delle popolazioni mediterranee di Gasterosteus aculeatus L. (Pisces, Gasterosteidae). Boll. Mus. Civ. st. Nat, Verona n.7: pp. 197-216

Bianco, P.G. (1993), L'Ittiofauna continentale dell'Appennino umbro-marchigiano, barriera semipermeabile allo scambio di componenti primarie tra gli oppositi versanti dell'Italia centrale. Biogeographia n.17 pp. 427-483

Bianco, P.G. (1995), I pesci d'acqua dolce delle Marche: origini, problemi di conservazione e nuove prospettive di gestione. Atti del Convegno Salvaguardia e gestione dei beni ambientali nelle Marche., Ancona pp. 229-257

Bianco, P.G., Ahnelt, A. and Ecomomidis, P. (1996), The freshwater fish from eastern and large Mediterranean islands with comments on their safety status. Acta Universitatis Carolinae n.40: pp. 45-60

Bianco, P.G., Delmastro, G.B. (2011), Recenti novità tassonomiche riguardanti i pesci d'acqua dolce autoctoni in Italia e descrizione di una nuova specie di luccio Researches on Wildlife Conservation pp. 1-14

Bianco, P.G., Taraborelli, T. (1988), I pesci rinvenibili in acqua dolce nelle isole mediterranee e presenza di Gasterosteus aculeatus del fenotipo semiarmatus in Sardegna. Bull. Ecol. n.19: pp. 247-254

Lorenzoni, M., Esposito, L. (2012), La Carta Ittica delle Marche

Lorenzoni, M., Ghetti, L., Carosi, A., Dolciami, R. (2010), La fauna ittica e i corsi d'acqua dell'Umbria. Sintesi delle Carte Ittiche regionali dal 1986 al 2009 Petruzzi Editore, Perugia pp. 288

Mäkinen, H. S., Cano, J. M., Merilä J. (2006), Genetic relationships among marine and freshwater populations of the European three-spined stickleback (Gasterosteus aculeatus) revealed by microsatellites. Mol. Ecol. n.15 pp. 1519-1534

Porcellotti, S. (2001), Web Museum della Fauna Europea

Sarrocco, S., Maio, G., Celauro, D. e Tancioni, L. (eds) (2012), Carta della biodiversità ittica delle acque correnti del Lazio. Analisi della fauna ittica. Regione Lazio, Assessorato all'Ambiente e Sviluppo Sostenibile – Agenzia Regionale Parchi.

Tancioni, L., Cataudella, S. (Ed.) (2009), Carta Ittica della Provincia di Roma - Contributo alla conoscenza Ecologica delle acque correnti superficiali della Provincia. Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" e Provincia di Roma- Assessorato alle Politiche dell'Agricoltura., Roma pp. 363


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