Sympecma paedisca
Tassonomia
Nome scientifico | Sympecma paedisca |
Descrittore | (Brauer, 1877) |
Nome comune | Invernina delle brughiere |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | In Pericolo Critico (CR) A2ce
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Anno di pubblicazione | 2014
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Autori | Roberto Fabbri, Alex Festi, Sonke Hardersen, Federico Landi, Elisa Riservato
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Revisori | Carlo Utzeri
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Compilatori | Elisa Riservato, Roberto Fabbri, Alex Festi, Cristina Grieco, Sönke Hardersen, Federico Landi, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili, Carlo Utzeri
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Razionale | La specie è molto legata agli ambienti di brughiera, è rara e localizzata e minacciata dalla presenza delle risaie e dall'impatto antropico; si stima un declino maggiore dell'80% negli ultimi 10 anni a causa del declino della qualità dell'habitat. Per queste ragione è valutata come In Pericolo Critico (CR).
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Areale Geografico
Distribuzione | Specie a distribuzione euro-asiatica che in Europa è presente solo in Polonia e nei paesi del Nord Est, con la presenza di popolazioni relitte in Germania e Olanda. E' ritenuta estinta in Francia. Le popolazioni italiane sono le uniche al sud delle Alpi. In Italia la specie è assai rara e attualmente sembra presente solo in Piemonte, mentre sarebbe estinta in Lombardia e Trentino Alto Adige.
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Popolazione
Popolazione | Le popolazioni di S. paedisca sono molto localizzate, isolate e costituite da pochi individui; i siti di svernamento e riproduzione non sono noti. Poiché tutte le popolazioni storicamente segnalate per l'Italia al di fuori del Piemonte sembrano estinte, si stima un declino del popolamento italiano di oltre l'80% negli ultimi 10 anni.
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Tendenza della popolazione | In declino |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Vola tra maggio e settembre. Frequenta tipicamente la vegetazione delle fasce di interrimento delle acque ferme e ambienti di brughiera e di risaia. I siti di riproduzione non sono conosciuti. Gli adulti, come in S. fusca, sopravvivono all'inverno.
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Ambiente | Terrestre, Acqua dolce
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Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 1000 m Min: 145 m
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Minacce
Principali minacce | La specie è fortemente minacciata dall'impatto antropico e in particolare dalla gestione delle acque delle coltivazioni risicole (risaie), inclusa l'immissione nelle acque di pesticidi tossici per le larve. La situazione è aggravata dalla concentrazione del popolamento in un'area assai ristretta e dal suo relativo isolamento dalle popolazioni transalpine.
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | La specie è inserita nell'Allegato IV della Direttiva Habitat, ma non vi sono attualmente misure di conservazione in atto. È necessario arricchire la conoscenza della sua distribuzione e della dimensione delle popolazioni attraverso monitoraggi miratoi alla ricerca dei siti di riproduzione e alla stima delle popolazioni; è anche necessario tutelare i siti in cui la specie è presente e impostare piani di gestione per il mantenimento di buone condizioni dell'habitat.
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Bibliografia