Ophiogomphus cecilia
Tassonomia
Nome scientifico | Ophiogomphus cecilia |
Descrittore | (Fourcroy, 1785) |
Nome comune | Gonfo serpentino |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC)
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Anno di pubblicazione | 2014
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Autori | Roberto Fabbri, Alex Festi, Sonke Hardersen, Federico Landi, Elisa Riservato
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Revisori | Carlo Utzeri
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Compilatori | Elisa Riservato, Roberto Fabbri, Alex Festi, Cristina Grieco, Sönke Hardersen, Federico Landi, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili, Carlo Utzeri
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Razionale | Sebbene la specie sia piuttosto localizzata, non presenta evidenze di declino né di minacce specifiche e pertanto è valutata a Minor Preoccupazione (LC).
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Areale Geografico
Distribuzione | La specie, a distribuzione euro-asiatica, è comune in Europa orientale, mentre la parte occidentale dell'areale (Germania, Francia e Italia) appare frammentato. In Italia è segnalata per Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria. Esistono segnalazioni per il Trentino che risalgono al 1869 (Ausserer, 1869) e al 1911 (esemplare in collezione museale), ma in questa regione la specie sembra estinta.
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Popolazione
Popolazione | La specie è localizzata ma, dove presente è abbondante, anche se appare molto più rarefatta spostandosi verso l'Italia nord-orientale; il trend della popolazione appare stabile, non ci sono evidenze di declino.
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Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Il periodo di volo si estende tra l'inizio di giugno e la fine di settembre. La specie si riproduce in acque correnti di pianura, anche artificiali, provvisti di fasce boscate ai margini. Le larve si sviluppano nel fondo sabbioso.
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Ambiente | Terrestre, Acqua dolce
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Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 465 m Min: 12 m
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Minacce
Principali minacce | La specie è minacciata dalla gestione (dragaggio) dei canali irrigui, dalle opere idrauliche (e.g. captazione) che causano secche nei fiumi in cui vivono le larve, dal taglio di alberi lungo fiumi e canali e dalle attività agricole che comportano l'introduzione di biocidi nei fiumi.
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | La specie è elencata negli allegati II e IV della Direttiva Habitat. Attualmente non sono note misure di conservazione mirate a questa specie. E' necessario proteggere i fiumi del nord Italia (in particolare il Po ed i suoi affluenti), in cui la specie si riproduce, mantenendovi un deflusso naturale. Le foreste e gli alberi che affiancano i siti di riproduzione sono da proteggere. L'effetto del dragaggio dei canali irrigui è da indagare.
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Bibliografia
Ausserer, C. (1869), Neuroptera tirolensia Zeitschr. Ferdinandeum Innsbruck pp. 219-288
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