Lissotriton italicus
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | AMPHIBIA | CAUDATA | SALAMANDRIDAE |
Nome scientifico | Lissotriton italicus |
Descrittore | (Peracca, 1898) |
Sinonimo | Triturus italicus (Peracca, 1898) |
Nome comune | TRITONE ITALIANO |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC) |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Franco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco |
Revisori | UZI, SHI |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | Valutata specie a Minor Preoccupazione (LC) per la sua distribuzione relativamente ampia, per la popolazione presumibilmente numerosa, per l'adattabilità a una vasta varietà di habitat e perché è poco probabile che sia in declino abbastanza rapido per rientrare in una categoria di minaccia. |
Areale Geografico
Distribuzione | Endemismo italiano presente nella maggior parte del centro-sud, con densità maggiori alle quote di alta collina e bassa montagna (700-1000 m; Romano et al. 2010, Romano et al. 2012). La specie raggiunge l'estremità meridionale della Calabria. Distribuita dal livello del mare fino a 1855 m di quota (G. Scillitani, S. Tripepi & C. Giacoma in Sindaco et al. 2006, G. Scillitani & S. Tripepi in Lanza et al. 2007). |
Popolazione
Popolazione | Alcune popolazioni risultano essere localmente in declino, ma nel complesso la specie sembra essere ben distribuita e localmente abbondante. In alcune vaste aree è l'anfibio più comune (Romano et al. 2010, Romano et al. 2012). |
Tendenza della popolazione | Unknown |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Gli ambienti più frequentati in molti parti dell'areale sono corpi di acqua ferma di origine antropica, quali vasche per l'irrigazione, abbeveratoi per il bestiame e fontanili (Romano et al. 2010, Romano et al. 2012). Tra gli ambienti naturali colonizza pozze e stagni, anche quelli soggetti a completo essiccamento nella stagione estiva, e raramente pozze residuali in alvei torrentizi (G. Scillitani & S. Tripepi in Lanza et al. 2007). |
Ambiente | Terrestre, Acqua dolce |
Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 1855 m |
Minacce
Principali minacce | Principali minacce sono la perdita di habitat, legata a trasformazioni o distruzione dei corpi idrici a causa di moderne gestioni agricole, inquinamento o introduzione di specie ittiche alloctone (Bologna & La Posta 2004, G. Scillitani & S. Tripepi in Lanza et al. 2007). |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in appendice IV della direttiva Habitat (92/43/CEE) e in appendice II della Convenzione di Berna. È presente in numerose aree protette (Temple & Cox 2009). |
Bibliografia
Bologna M. A. & La Posta S. (eds) (2004), Monitoring the conservation status of threatened amphibian and reptile species of Italian fauna. Italian Journal of Zoology n.71, suppl.1: pp. 1-183 Lanza, B., Andreone, F., Bologna, M.A., Corti, C., Razzetti, E. (2007), Fauna d'Italia, Amphibia Calderini, Bologna Romano, A., Bartolomei, R., Conte, L.A., Fulco, E. (2012), Amphibians in Southern Apennine: distribution, ecology and conservation notes in the "Appennino Lucano, Val d'Agri e Lagonegrese" National Park (Southern Italy) Acta Herpetologica n.7, 2 Romano, A., Ventre, N, De Riso, L., Pignataro, C., Spilinga, C. (2010), Amphibians of the "Cilento e Vallo di Diano" National Park (Campania, Southern Italy): updated check list, distribution and conservation notes. Acta Herpetologica n.5, 2 Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze Temple, H.J. E Cox, N.A (2009), European Red List of Amphibians. Office for Official Publications of the European Communities., Luxembourg |