Glis glis
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | MAMMALIA | RODENTIA | GLIRIDAE |
Nome scientifico | Glis glis |
Descrittore | Linnaeus, 1766 |
Nome comune | Ghiro |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC) |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Dario Capizzi |
Revisori | UZI, Atit |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | Valutata specie a Minor Preoccupazione (LC), poiché è diffusa e localmente abbondante, anche se la situazione potrebbe risultare preoccupante e/o poco conosciuta per le popolazioni insulari, soprattutto in Sardegna. |
Areale Geografico
Distribuzione | Pur mancando nella Pianura Padana, la specie è distribuita uniformemente in tutta la penisola e nelle isole maggiori ed in alcune isole minori (Elba, Salina). Assente nelle zone urbanizzate e ad agricoltura intensiva (D. Capizzi & M. Santini in Spagnesi & Toso 1999, D. Capizzi e M.C. Filippucci in Amori et al. 2008). Distribuzione mappata in Ckmap (Ruffo & Stock 2005). |
Popolazione
Popolazione | Il Ghiro è localmente abbondante in tutte le aree forestali di una certa estensione. Le maggiori preoccupazioni sono destate dalle popolazioni insulari, per le quali mancano del tutto dati affidabili sulla distribuzione (D. Capizzi & M. Santini in Spagnesi & Toso 1999). In provincia di Vicenza le densità sono risultate comprese tra 0,7 e 4 ind/ha, con profonde differenze tra diversi anni e località. In Sicilia la densità è risultata compresa tra 4 e 20 ind/ha ed è stata osservata una correlazione positiva tra il tasso di occupazione di cassette nido e la produzione di ghiande (Milazzo et al. 2003, D. Capizzi e M.C. Filippucci in Amori et al. 2008). |
Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Specie forestale, dalle abitudini strettamente arboricole. È diffuso in tutte le formazioni forestali del nostro Paese, isole comprese, dal piano mediterraneo fino al limite superiore del bosco. Predilige tuttavia i boschi di latifoglie o misti, purché siano in grado di provvedere grandi quantità di cibo (soprattutto germogli, frutti e semi). Raggiunge densità particolarmente elevate nei boschi misti litoranei e nelle faggete d'alto fusto. E' possibile trovarlo anche in boschi cedui, soprattutto se invecchiati oppure trattati con turni lunghi (D. Capizzi & M. Santini in Spagnesi & Toso 1999, Capizzi et al. 2003). |
Ambiente | Terrestre |
Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 1700 m |
Minacce
Principali minacce | La frammentazione delle aree boscate ha effetti negativi sulla distribuzione della specie, che risulta assente nei boschi assoggettati a tagli troppo frequenti (Capizzi et al. 2003). |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata nell'appendice III della Convenzione di Berna e inclusa in aree protette. Non cacciabile secondo la legge italiana 157/92. Valutata Least Concern dallo European Mammal Assessment (IUCN 2007). |
Bibliografia
Amori, G., Contoli, L., Nappi, A. (2008), Fauna d'Italia, Mammalia II: Erinaceomorpha, Soricomorpha, Lagomorpha, Rodentia Calderini, Bologna Capizzi, D., Battistini, M., Amori, G. (2003), Effects of habitat fragmentation and forest management on the distribution of the edible dormouse Glis glis. Acta Theriologica n.48: pp. 359-371 Milazzo, A., Falletta, W., Sara, M. (2003), Habitat selection of Fat Dormouse (Glis glis italicus) in deciduous woodlands of Sicily Acta Zoologica Academiae Scientiarum Hungaricae n.117-124 Ruffo, S. & Stock, F. (2005), Checklist e distribuzione della fauna italiana Memorie dei Museo Civico di Storia Naturale di Verona - 2. Serie Sezione Scienze della Vita |