Galeorhinus galeus
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | CHONDRICHTHYES | CARCHARHINIFORMES | TRIAKIDAE |
Nome scientifico | Galeorhinus galeus |
Descrittore | (Linnaeus, 1758) |
Nome comune | CANESCA |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | In Pericolo Critico (CR) A2b |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Massimiliano Bottaro, Umberto Scacco, Fabrizio Serena, Leonardo Tunesi, Marino Vacchi, Giuseppe Notarbartolo di Sciara |
Revisori | UZI |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | La specie viene valutata in Pericolo Critico (CR) per il suo forte declino, maggiore del 90% (criterio A) nelle ultime 3 generazioni (100 anni), dovuto all'intensa attività di pesca e in particolar modo alle catture come bycatch. |
Areale Geografico
Distribuzione | La sua presenza è segnalata lungo tutte le coste dei mari italiani. |
Popolazione
Popolazione | Storicamente la specie era piuttosto frequente, definita da Tortonese come comune in tutti i mari (1956). Nelle ultime tre generazioni la sua presenza è diminuita drasticamente. Dal lavoro di Vacchi et al. (2002) gli indici di abbondanza (cattura di 80 individui tra il 1898 e 1905; solo 8 tra il 1906 e il 1913 e 0 catture tra il 1914 e il 1922) mostrano un declino della popolazione maggiore del 90% nelle ultime 3 generazioni (circa 100 anni). |
Tendenza della popolazione | In declino |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Specie gregaria, principalmente demersale si trova a profondità che vanno dai 20 ai 470m. È molto longeva, l'età massima riportata equivale a 55 anni. Il tempo di generazione della specia è di 35 anni. |
Ambiente | Marino |
Minacce
Principali minacce | Nonostante non ci sia pesca diretta della specie, questa viene abitualmente catturata come bycatch da reti da posta e tramagli (Alto Adriatico), dalla pesca semi-industriale e dalla pesca artigianale nelle reti pelagiche e demersali. |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Nessuna informazione |
Bibliografia
Bradai, M.N., Saidi, B. & Enajjar, S. (2012), Elasmobranchs of the Mediterranean and Black sea: status, ecology and biology. Bibliographic analysis. Studies and Reviews. General Fisheries Commission for the Mediterranean, Rome, FAO pp. 103 Serena, F. (2005), Field identification guide to the sharks and rays of the Mediterranean and Black Sea. FAO Species Identification Guide for Fishery Purposes., Roma, FAO pp. 97 Tortonese, E. (1956), Fauna d'Italia. II. Leptocardia, Ciclostomata, Selachii. Edizioni Calderini, Bologna pp. 334 Vacchi, M. & Serena, F. (2010), Chondrichthyes In Relini, G. (ed) Checklist della Flora e della Fauna dei Mari Italiani (Parte II)Biologia Marina Mediterranea pp. 642-648 Vacchi, M., Biagi, V., Pajetta, R., Fiordiponti, R., Serena, F. and G., Notarbartolo Di Sciara (2002), Elasmobranch catches by tuna trap of Baratti (Northern Tyrrhenian Sea) from 1898 to 1922. In: Proceedings of the 4th European Elasmobranch Association Meeting, Livorno (Italy), 2000. M. Vacchi, G. La Mesa, F. Serena and B. Séret (eds.).ICRAM, ARPAT & SFI pp. :177–183 |