Sympecma fusca
Tassonomia
Nome scientifico | Sympecma fusca |
Descrittore | (Vander Linden, 1820) |
Nome comune | Invernina comune |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC)
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Anno di pubblicazione | 2014
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Autori | Roberto Fabbri, Alex Festi, Sonke Hardersen, Federico Landi, Elisa Riservato
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Revisori | Carlo Utzeri
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Compilatori | Elisa Riservato, Roberto Fabbri, Alex Festi, Cristina Grieco, Sönke Hardersen, Federico Landi, Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Corrado Teofili, Carlo Utzeri
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Razionale | Valutata specie a Minor Preoccupazione (LC) per la sua ampia distribuzione e perché non vi è evidenza di declino né di minacce specifiche.
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Areale Geografico
Distribuzione | Specie a distribuzione euro-asiatica, è presente in tutta l'Europa, escluse la penisola scandinava e le isole britanniche. In Italia è segnalata per tutte le regioni.
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Popolazione
Popolazione | Il popolamento ampiamente diffuso e localmente abbondante.
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Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | In volo tra marzo e ottobre, spesso produce due generazioni in un anno. Gli adulti, come in S. paedisca, superano l'inverno in boschetti o siepi distanti dall'acqua anche alcuni chilometri (tra le specie italiane svernano unicamente le due del genere Sympecma) e si riproducono nella primavera successiva presso ambienti di acqua ferma con vegetazione ripariale alta (canneti, arbusteti ecc.).
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Ambiente | Terrestre, Acqua dolce
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Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 1850 m Min: 1 m
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Minacce
Principali minacce | Nel complesso, questa specie non sembra minacciata. Tuttavia la degradazione degli habitat e l'inquinamento dell'acqua causati dalle pratiche agricole potrebbero a lungo termine danneggiare la specie. Anche l'abbandono della gestione del territorio, con la conseguente evoluzione della vegetazione verso una maggiore copertura forestale a scapito degli arbusteti, può compromettere l'esistenza della specie.
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Misure di conservazione
Misure di conservazione | In prossimità dei siti di riproduzione si dovrebbe ridurre la captazione dell'acqua e l'utilizzo di sostanze fertilizzanti inquinanti.
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Bibliografia