Estinzione in Natura e conservazione ex-situ, il caso di un ciclide del Madagascar
16 Maggio 2013
Un esempio eclatante è emerso in questi giorni. Un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei Ciclidi conosciuto come Ciclide del fiume Mangarahara (Ptychochromis insolitus), sembra essere scomparso dalle acque dell'unico fiume del Madascar dove è stato rinvenuto. Questo significa che la sua valutazione potrebbe passare, in mancanza di nuove segnalazioni, da "In Pericolo Critico" (CR nella classificazione IUCN) ad "Estinto in Natura" (EW) e l'unica speranza per la sua sopravvivenza resterebbe quella dei progetti condotti in cattività. Per tale motivo, lo zoo di Londra è in possesso di alcuni individui di sesso maschile della specie ed ora è alla ricerca di una femmina in modo da tentare un programma di riproduzione in cattività, purtroppo, la necessità diviene sempre più urgente.
I responsabili dello zoo ritengono che gli sbarramenti , in gran parte dighe, costruiti lungo il corso d'acqua di cui è originario il ciclide e che hanno ormai prosciugato il fiume Mangarahara possano far ritenere la specie come Estinta in Natura.
Le uniche speranze per la sua sopravvivenza di questo ciclide sono rappresentate da 3individui, tutti maschi due dei quali vivono allo zoo di Londra e l'altro in quello di Berlino . A Berlino era conservata anche una femmina che però è morta a causa della troppa aggressività del maschio, fenomeno per altro comune nei ciclidi. Ora la speranza è che qualche istituzione o privato possa poter disporre di una femmina con cui tentare un programma di riproduzione in cattività