Nuova Lista Rossa Iucn: un terzo delle specie rischia l'estinzione
Allarmanti i nuovi dati presentati dall'Unione internazionale di conservazione della natura: minacciato il 36% delle specie esaminate
03 Novembre 2009
Il 21% dei mammiferi conosciuti è a rischio di estinzione. Una minaccia che riguarda anche il 30% degli anfibi e il 12% degli uccelli che conosciamo, oltre al 28% dei rettili, il 37% dei pesci d'acqua dolce, il 70% delle piante e il 35% degli invertebrati finora esaminati dagli esperti conservazionisti. Su un totale di 47.677 specie studiate, ben 17.291 corrono il rischio di sparire per sempre dalla faccia della Terra. L'allarme arriva dall'Unione internazionale di conservazione della natura (Iucn), che ha pubblicato l'ultimo aggiornamento della Lista Rossa delle specie animali e vegetali a rischio di estinzione. I dati, preoccupanti, rivelano che 79 delle 5.490 specie di mammiferi presenti sulla Terra sono già estinte o estinte in natura (in questo caso, sopravvivono quindi soltanto in cattività). Altre 188 sono classificate dalla Iucn come "gravemente minacciate", 449 come "minacciate" e addirittura 505 come "vulnerabili". «I dati scientifici rivelano che le estinzioni vanno aumentando e l'ultima analisi che abbiamo condotto indica che l'obiettivo di ridurre la perdita di biodiversità entro il 2010 non sarà raggiunto – dichiara Jane Smart, direttrice del Gruppo di conservazione della biodiversità della IUCN – E' ora che i governi si adoperino seriamente per salvare le specie dall'estinzione e che considerino questo obiettivo una priorità, perché il tempo a nostra disposizione si sta esaurendo rapidamente». La crisi, purtroppo, non riguarda solo i mammiferi: fanno tristemente il loro primo ingresso nella Lista Rossa 293 nuove specie di rettili, che portano a 1.677 il totale di quelle a rischio di estinzione o già scomparse. Un quadro che in realtà è ancora parziale, dal momento che servirebbero ricerche più approfondite (e molto costose) per completare il monitoraggio. Va anche anche peggio agli anfibi, che, con 1.895 specie a rischio sulle 6.285 attualmente conosciute, conquistano l'infelice primato di gruppo tassonomico più minacciato. Il pericolo di una definitiva scomparsa dal Pianeta interessa purtroppo anche moltissime specie vegetali. Ben 12.151 piante sono già state inserite nella nuova Lista Rossa, e, di queste, 114 sono già estinte o sopravvivono solo in ambienti artificiali. Una situazione che, nei prossimi anni, rischia di essere aggravata ulteriormente dalle conseguenze del cambiamento climatico. Cattive notizie anche sul fronte degli invertebrati, con 7.615 specie inserite nelle diverse categorie di rischio. La minaccia riguarda anche molti organismi acquatici (lumache d'acqua dolce e altri molluschi), fiaccati dall'inquinamento, dall'eccessiva pressione di pesca e dall'introduzione di specie aliene invasive. Restando nell'elemento "acqua", a cui la Iucn ha prestato quest'anno un'attenzione particolare, sono statei inseriti ben nella Lista Rossa 3.120 pesci d'acqua dolce (a fronte delle 510 specie dello scorso anno) «Le creature che vivono in acqua dolce sono state a lungo trascurate. Quest'anno ne abbiamo aggiunto un gran numero alla Lista Rossa, confermando gli alti livelli di pericolo per gli animali acquatici e per molte piante – commenta Jean-Christophe Vié, vice responsabile del programma specie della Iucn – C'è urgenza di iniziare a usare queste nuove informazioni per muoversi verso un uso più oculato delle risorse idriche». Tra le specie inserite per la prima volta nella Lista, ci sono il Voalavo antsahabensis, un roditore endemico del Madagascar, il Varanus mabitang, un sauro che vive nell'isola di Panay, nelle Filippine (nella foto), e la Puya raimondii, pianta tipica delle regioni andine.
Informazioni dettagliate sulla nuova Lista Rossa sono disponibili alla pagina web www.iucnredlist.org