Algyroides nigropunctatus
Tassonomia
Regno | Phylum | Classe | Ordine | Famiglia |
ANIMALIA | CHORDATA | REPTILIA | SQUAMATA | LACERTIDAE |
Nome scientifico | Algyroides nigropunctatus |
Descrittore | (Duméril & Bibron,1839) |
Nome comune | ALGIROIDE MAGNIFICO |
Informazioni sulla valutazione
Categoria e criteri della Lista Rossa | Minor Preoccupazione (LC) |
Anno di pubblicazione | 2013 |
Autori | Franco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco |
Revisori | UZI, SHI |
Compilatori | Carlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili |
Razionale | Nonostante l'areale italiano sia estremamente ridotto esso è in continuità con l'areale principale (balcanico). Per queste ragioni è valutata a Minor Preoccupazione (LC). |
Areale Geografico
Distribuzione | Distribuita dalla costa adriatica del nordest dell' Italia e del sud della Slovenia fino all'ovest della Grecia. Presente in Italia solo nelle province di Trieste e Gorizia, dal livello del mare fino a 609 m di quota (A. Dall'Asta e N. Bressi in Corti et al. 2010) |
Popolazione
Popolazione | Pur non avendo a disposizione stime di consistenza delle popolazioni, la specie sembrerebbe ancora abbastanza comune in molti dei siti conosciuti, anche se spesso le singole popolazioni appaiono separate tra loro da ambienti non idonei, quali zone antropizzate e aree boscose (A. Dall'Asta e N. Bressi in Corti et al. 2010). |
Tendenza della popolazione | Stabile |
Habitat ed Ecologia
Habitat ed Ecologia | Questa specie, che prefenzialmente sembra gradire formazioni rocciose emergenti, si può trovare in boschi aperti, macchia, siepi, cespugli, sui muri e negli oliveti. Nelle valli fluviali si può trovare in prossimità dell'acqua sulle rocce, è frequente anche lungo le coste presso scogliere. La specie, non particolarmente antropofila, si può rinvenire anche in aree urbane dove la presenza umana è però limitata. |
Ambiente | Terrestre |
Altitudine (metri sopra il livello del mare) | Max: 609 m |
Minacce
Principali minacce | Le minacce per questa specie sono l'eccessiva antropizzazione, come l'urbanizzazione e il diffondersi di monoculture intensive a vite e olivo, e dall'altro l'espansione dei boschi che hanno ricolonizzato negli ultimi decenni le aree agricole marginali (Bologna & La Posta 2004, A. Dall'Asta e N. Bressi in Corti et al. 2010). |
Misure di conservazione
Misure di conservazione | Elencata in appendice IV della direttiva Habitat (92/43/CEE) e nell'Allegato II della Convenzione di Berna. Presente in numerose aree protette (Cox e Temple 2009). |
Bibliografia
Bologna M. A. & La Posta S. (eds) (2004), Monitoring the conservation status of threatened amphibian and reptile species of Italian fauna. Italian Journal of Zoology n.71, suppl.1: pp. 1-183 Corti, C., Capula, M., Luiselli, L., Razzetti, E., Sindaco, R. (2010), Fauna d'Italia, Reptilia Calderini, Bologna Cox, N.A. e Temple, H.J. (2009), European Red List of Reptiles. Office for Official Publications of the European Communities., Luxembourg Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze |