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Federparchi

Euproctus platycephalus


Non ApplicabileCarente di DatiMinor PreoccupazioneQuasi MinacciataVulnerabileENIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAAMPHIBIACAUDATASALAMANDRIDAE

Nome scientificoEuproctus platycephalus
Descrittore(Gravenhorst, 1829)
Nome comuneTRITONE SARDO

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
In Pericolo (EN) B2ab(iii,iv)
Anno di pubblicazione 2013
AutoriFranco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Antonio Romano, Roberto Sindaco, Giulia Tessa, Edoardo Razzetti
RevisoriUZI, SHI
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionaleValutata In Pericolo (EN) perché l'area effettivamente occupata (AOO) è meno di 500 km2, la sua distribuzione è fortemente frammentata ed è in atto un continuo declino della superficie e qualità dell'habitat e del numero di sottopopolazioni, a causa di una serie di ragioni, fra cui il chitridio, il quale non può essere attualmente eradicato, ma solo mitigato.

Areale Geografico

DistribuzioneSpecie endemica esclusiva della Sardegna, presente nella regione compresa tra i monti Limbara a Nord e Sette Fratelli a Sud. Attualmente presente in almeno 14 siti con popolazioni più o meno abbondanti (E. Balletto, C. Giacoma e R. Lecis in Sindaco et al 2006).

Popolazione

PopolazioneIl tritone sardo può essere localmente abbondante, tuttavia la specie è rappresentata da popolazioni frammentate, spesso localizzate nelle parti più inaccessibili dei ruscelli sardi (R. Lecis in Lanza et al. 2007). Il numero delle popolazioni note non sembra essere diminuito negli ultimi anni (Alcher 1975, Sotgiu et al. 2010). Non ci sono dati riguardanti cambiamenti di abbondanza nelle popolazioni.
Tendenza della popolazioneIn declino

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaVive in acque permanenti e temporanee, sia correnti sia stagnanti. Si trova anche in stagni artificiali. Gli habitat terrestri preferiti sono la macchia mediterranea mista su rocce granitiche, vulcaniche o calcaree, e il bosco (E. Balletto, C. Giacoma e R. Lecis in Sindaco et al 2006, R. Lecis in Lanza et al. 2007, Temple & Cox 2009).
AmbienteAcqua dolce
Altitudine
(metri sopra il livello del mare)
Max: 1800 m
Min: 50 m


Minacce

Principali minacceLe principali minacce sono la predazione da parte delle trote introdotte per favorire la pesca sportiva; l'inquinamento dei corsi e corpi d'acqua, i prolungati periodi di asciutta dovuti alla captazione dell'acqua e il turismo (Gola di Gorroppu ), e le infezioni da parte del Batracochitridio si registrano per lo più a livello locale (E. Balletto, C. Giacoma e R. Lecis in Sindaco et al 2006, Bovero et al. 2008, Bielby et al. 2009).

Misure di conservazione

Misure di conservazioneElencata in appendice II della Convenzione di Berna e nell'appendice IV della direttiva Habitat. Protetta dalla legge regionale 23/1998 art. 5 c. 3. La Gola di Gorroppu è stata designata Sito di Importanza Comunitario. Altre popolazioni vivono in aree protette esistenti o designate (Parco Regionale Sette Fratelli, Parco Nazionale Gennargentu-Golfo di Orosei e Parco Regionale Monte Limbara. Per la salvaguardia della specie sarebbero necessari interventi di controllo ed eradicazione della trota (Temple & Cox 2009).

Bibliografia

Bassu, L., Nulchis, V., Satta, M. G., Fresi, C. & Corti C. (2008), Atlas of amphibians and reptiles of Sardinia - state of the art and general considerations. In: Corti C. (ed.); Herpetologia Sardiniae.Societas Herpetologica Italica/Edizioni Belvedere,, Latina pp. 52-58

Bielby, J., Bovero, S., Sotgiu, G., Tessa, G., Favelli, M., Angelini, C., Doglio, S., Clare, F.C., Gazzaniga, E., Lapietra, F., Garner, T.W.J. (2009), Fatal chytridiomycosis in the Tyrrhenian Painted Frog. EcoHealth n.6 pp. 27-32

Bovero, S., Sotgiu, G., Angelini, C., Doglio, S., Gazzaniga, E., Cunningham, AA., Garner, TWJ. (2008b), Detection of Chytridiomycosis caused by Batrachochytrium dendrobatidis in the endangered Sardinian newt (Euproctus platycephalus)in southern Sardinia, Italy. Journal of Wildlife Diseases n.44: pp. 712-715

Lanza, B., Andreone, F., Bologna, M.A., Corti, C., Razzetti, E. (2007), Fauna d'Italia, Amphibia Calderini, Bologna

Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze

Sotgiu G., Bovero S., Bielby J., Doglio S., Favelli M., Garner T., Gazzaniga E., Marrosu M., Tessa G., Angelini C. (2010), Dati aggiornati sulla distribuzione di Euproctus platycephalus. In: Di Tizio L., Di Cerbo A. R., Di Francesco N., Cameli A. (Eds). Programma e Riassunti VIII Congresso Nazionale Societas Herpetologica Italica (Chieti, 22-26 settembre 2010), Atti VIII Congresso Nazionale Societas Herpetologica Italica (Chieti, 22-26 settembre 2010), Ianieri Edizioni, Pescara pp. 27-29

Temple, H.J. E Cox, N.A (2009), European Red List of Amphibians. Office for Official Publications of the European Communities., Luxembourg


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