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Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
Federparchi

Pelophylax lessonae


Non ApplicabileCarente di DatiLCQuasi MinacciataVulnerabileIn PericoloIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAAMPHIBIAANURARANIDAE

Nome scientificoPelophylax lessonae
Descrittore(Camerano, 1882)
SinonimoPelophylax bergeri (Günther in Engelmann et al. 1986)
Nome comuneRANA DI LESSONA

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
Minor Preoccupazione (LC)
Anno di pubblicazione 2013
AutoriFranco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco
RevisoriUZI, SHI
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
RazionaleSi nota un declino difficilmente quantificabile in parte dell'areale italiano dovuto prevalentemente all'introduzione di rane e gamberi alloctoni, utilizzo di pesticidi e mutate pratiche agricole (risaie), tuttavia non è sufficiente per farla rientrare in una categoria di minaccia e pertanto viene valutata a Minor Preoccupazione (LC).

Areale Geografico

DistribuzioneSpecie distribuita in Europa fino agli Urali, introdotta in Spagna occidentale e sulle Isole Azzorre. In Italia è distribuita in Pianura Padana verosimilmente a nord di una linea immaginaria che congiunge Genova a Rimini. Si trova dal livello del mare fino a quote oltre i 1100 m slm, ma è comune nella fascia da 0 a 400 m slm (Capula, Razzetti & Sacchi, in Lanza et al. 2007).

Popolazione

PopolazioneLe popolazioni non sono più abbondanti come una volta e sono apparentemente in declino, ma i dati sono tuttora incerti e non sufficienti per definire il trend di popolazione. Sono disponibili solamente dati spot (Temple & Cox 2009).
Tendenza della popolazioneIn declino

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaPresente in boschi decidui e misti, cespuglieti e steppe. Spesso rinvenuta in acque basse stagnanti senza pesci, spesso con fitta copertura erbacea. Si riproduce nelle zone umide ma può ibernare anche lontano dall' acqua. Non è molto adattabile ma può utilizzare anche habitat leggermente modificati (Temple & Cox 2009).
AmbienteTerrestre
Altitudine
(metri sopra il livello del mare)
Max: 1100 m


Minacce

Principali minacceMinacciata dall'inquinamento dell'acqua, dalla bonifica delle zone umide all'introduzione di rane e gamberi alloctoni, utilizzo di pesticidi e mutate pratiche agricole (risaie). Tutte le zone planiziali d'italia probabilmente saranno invase dal gambero alloctono (Temple & Cox 2009).

Misure di conservazione

Misure di conservazioneElencata in appendice V della direttiva Habitat (92/43/CEE). Protetta dalla legislazione nazionale e presente in aree protette (Temple & Cox 2009).

Bibliografia

Canestrelli, D., Nascetti, G. (2008), Phylogeography of the pool frog Rana (Pelophylax) lessonae in the Italian peninsula and Sicily: multiple refugia, glacial expansions and nuclear–mitochondrial discordance. Journal of Biogeography n.35 pp. 1923–1936

Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze

Temple, H.J. E Cox, N.A (2009), European Red List of Amphibians. Office for Official Publications of the European Communities., Luxembourg


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