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Discoglossus sardus


Non ApplicabileCarente di DatiMinor PreoccupazioneQuasi MinacciataVUIn PericoloIn Pericolo CriticoEstinta nella RegioneEstinta in Ambiente SelvaticoEstinta

Tassonomia

RegnoPhylumClasseOrdineFamiglia
ANIMALIACHORDATAAMPHIBIAANURAALYTIDAE

Nome scientificoDiscoglossus sardus
DescrittoreTschudi, 1837
Nome comuneDISCOGLOSSO SARDO

Informazioni sulla valutazione

Categoria e criteri
della Lista Rossa
Vulnerabile (VU) B2ab(ii,v)
Anno di pubblicazione 2013
AutoriFranco Andreone, Claudia Corti, Francesco Ficetola, Edoardo Razzetti, Antonio Romano, Roberto Sindaco
RevisoriUZI, SHI
CompilatoriCarlo Rondinini, Alessia Battistoni, Valentina Peronace, Corrado Teofili
Razionale La specie è fortemente minacciata dai cambiamenti ambientali e dal Batracochitridio, in particolare la popolazione sarda. L'area effettivamente occupata è minore di 2000kmq e le popolazioni sono presenti in meno di 10 locations. Per queste ragioni la specie viene valutata Vulnerabile (VU).

Areale Geografico

DistribuzioneIn Italia la specie è presente in Sardegna,su due isole dell' Arcipelago Toscano, Giglio e Montecristo, e sull'isola fossile di Monte Argentario; su quest'ultima e al Giglio la specie sembra attualmente rara e assai localizzata. L'intervallo altitudinale preferenziale è incluso tra il livello del mare e 1750 m di quota (in Sardegna) (M. Capula in Sindaco et al. 2006; M. Capula in Lanza et al. 2007).

Popolazione

PopolazioneLa specie è sensibile alla chitridiomicosi, e sono noti casi di moria (popolazione sarda). Nelle isole toscane è molto localizzata e minacciata data la sua ridotta dimensione (M. Capula in Sindaco et al. 2006).
Tendenza della popolazioneIn declino

Habitat ed Ecologia

Habitat ed EcologiaLa specie utilizza una ampia varietà di habitat acquatici e terrestri incluse acque lentiche in aree aperte, boscate o a macchia. In Corsica si riproduce in stagni retrodunali, che di solito sono almeno un po' salmastri (R. Sindaco obs.) Resta quasi sempre in prossimità dell'acqua, spesso nascosto sotto pietre ed altri rifugi durante il giorno, e frequenta piccoli stagni. Depone le uova nella vegetazione acquatica dei fiumi dove si sviluppano le larve. Tollera un certo grado di disturbo dell' habitat (M. Capula in Lanza et al. 2007).
AmbienteTerrestre, Acqua dolce
Altitudine
(metri sopra il livello del mare)
Max: 1750 m


Minacce

Principali minacceLa popolazione è minacciata a causa della captazione dell'acqua, dell'inquinamento di stagni e ruscelli, dell'uso dei pesticidi e dell'urbanizzazione (M. Capula in Sindaco et al. 2006) e la popolazione sarda è minacciata inoltre dal Batracochitridio (Batrachochytrium dendrobatidis) (Bielby et al. 2009).

Misure di conservazione

Misure di conservazioneNecessita di adeguati e urgenti interventi di tutela. Elencata in appendice II della Convenzione di Berna e in appendice II, IV della direttiva Habitat (92/43/CEE). Protetta dalla legge italiana e presente nel Parco Regionale Sette Fratelli e nel Parco Nazionale Gennargentu-Golfo di Orosei in Sardegna.

Bibliografia

Bielby, J., Bovero, S., Sotgiu, G., Tessa, G., Favelli, M., Angelini, C., Doglio, S., Clare, F.C., Gazzaniga, E., Lapietra, F., Garner, T.W.J. (2009), Fatal chytridiomycosis in the Tyrrhenian Painted Frog. EcoHealth n.6 pp. 27-32

Lanza, B., Andreone, F., Bologna, M.A., Corti, C., Razzetti, E. (2007), Fauna d'Italia, Amphibia Calderini, Bologna

Sindaco, R., Doria, G., Razzetti, E. & Bernini, F. (2006), Atlante degli anfibi e rettili d'Italia Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze


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